martedì 24 novembre 2015

Quante cose che mi indignano!

Ieri sera ci siamo riuniti numerosi, malgrado il freddo e la pioggia, nel cortile della Misericordia, sotto la grande tettoia, per testimoniare solidarietà e vicinanza alle vittime innocenti della strage di Parigi e a tutte le popolazioni che subiscono la minaccia e la violenza del terrorismo fanatico e fondamentalista.
Il Corpo Bandistico G. Venturi ha eseguito la "Marsigliese", inno nazionale di Francia, e "Fratelli d'Italia", inno nazionale italiano.
In apertura dell'incontro, Donatella Monducci ha rivolto ai presenti la propria testimonianza, la propria indignazione di donna, di nonna, di cittadina, di fronte agli attacchi della violenza terrorista e di fronte al grande esodo di intere popolazioni che lasciano le lore terre proprio per sfuggire a quella terribile violenza.

Quante cose che mi indignano! 
Quell'immagine, del bambino annegato sulla spiaggia turca che ha fatto il giro del mondo (dove finalmente anche i cuori dei potenti si sono indignati). In quell'immagine ho rivisto, con un tonfo al cuore, la testina bagnata delle mie due bambine, Giulia e Ginevra, quando gli lavo i capelli, consapevole che il piccolo Aylan non si sarebbe mai più rialzato.
Quella famiglia, che aveva già tentato varie volte di fuggire da persecuzioni e bombe.
Quel padre, con in braccio il proprio figlio, a cui una giornalista ha fatto lo sgambetto, volutamente.
Quelle donne incinte sui barconi, dove alcune hanno dato alla luce il proprio figlio ...e solo noi donne possiamo sapere cosa significhi!
Quell'articolo di giornale, il cui titolo in prima pagina diceva "BASTARDI ISLAMICI". L'ho trovato così offensivo e di una cattiveria inaudita, scritto da autorevoli giornalisti che dovrebbbero fare uso del proprio linguaggio in modo saggio ed educativo, invece voglioo metterci l'uno contro l'altro e portare odio verso coloro che sono di religioni diverse. E vi ricordo che le persecuzioni verso gli ebrei cominciarono così, con aggressivi articoli di giornale.
Non sono laureata alla Bocconi e non sono una teologa esperta di religioni, ma sono certa che non esiste nessuna religione che dica di uccidere in nome di un Dio.
I terroristi non hanno colore, razza. Sono terroristi, punto e basta. Lo dimostra il fatto che negli attentati avvenuti in Francia e in altre parti del mondo le persone uccise erano di varie nazionalità e religioni.
Penso di farmi interprete del pensiero di molte persone e ho voluto condividere questo con voi, nella speranza che prevalga sempre la ragione e il buonsenso.
Finché avrò voce insegnerò alle mie nipoti i valori della libertà, dell'uguaglianza e del rispetto verso il prossimo e spero con tutto il cuore che questo brutto momento si concluda con il dialogo e non con la guerra.

Semplicemente, una nonna.

Casola Valsenio, 23 novembre 2015

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